Crisi d’impresa, in vigore dal 1° settembre 2021

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Cosa sappiamo sulla crisi d’impresa, la procedura di diagnosi aziendale

Sulla Gazzetta ufficiale n. 143 del 6 giugno 2020 è stata pubblicata la Legge 5 giugno 2020, n. 40 che regola la conversione in legge del decreto-legge 8 aprile 2020, n. 23, “recante misure urgenti in materia di accesso al credito e di adempimenti fiscali per le imprese, di poteri speciali nei settori strategici, nonché interventi in materia di salute e lavoro, di proroga di termini amministrativi e processuali”.

Tra le misure confermate è inclusa quella relativa alla crisi d’impresa, la cui entrata in vigore è stata posticipata al 1° settembre 2021, mentre il termine originario per l’entrata in vigore del Codice era il 15 agosto 2020.

Cosa sappiamo sulla Crisi d’impresa?

La Crisi d’impresa è un insieme di strumenti e procedure volte ad anticipare l’emersione e limitare l’aggravarsi di crisi aziendali. Consentendo una diagnosi precoce dello stato di difficoltà delle imprese, si evita che il ritardo nel percepire i segnali di criticità possa poi portare a uno stato di crisi irreversibile e ad andare incontro a un fallimento d’impresa.

Attenzione però, non tutte le norme previste sono state prorogate al prossimo anno. Rimane operativa la norma che impone la nomina del revisore contabile, così come l’obbligo di predisporre il modello organizzativo, e la nuova responsabilità dell’amministratore per l’esercizio dell’impresa priva del requisito della continuità aziendale.

Attivare le dovute procedure e i necessari controlli per aiutare le aziende a intercettare tempestivamente i fattori di crisi e individuare una possibile soluzione è quindi estremamente importante.