La tutela della privacy nell’internet delle cose

Come variano le dinamiche sulla tutela dei dati e privacy di aziende e individui.

Per quanto si possa tentare di arginare le criticità etiche relative alla privacy di aziende e individui, la questione rimane ancora una cosa super complicata da regolamentare.

Studi, interviste e sondaggi confermano la tendenza di ognuno di noi a impostare password sempre più complesse, diverse per ogni canale e a utilizzare software ad hoc per l’archiviazione delle password stesse. Tuttavia, nonostante i numerosi sforzi per la protezione della propria identità digitale, mantenere una forma di privacy totale è quasi un’utopia.

Non dimentichiamoci che i social network e i ricevitori Gps, ormai attivi di default in quasi tutti gli smartphone, tracciano i nostri movimenti e preferenze, controllano le nostre attività e interessi. Ogni contenuto fotografico, ogni check-in, ogni aggiornamento di stato fornisce dei dati su di noi.

Solo dieci anni fa non esistevano ancora quei device che oggi utilizziamo giornalmente come smartphone, tablet e social; mentre oggi si parla di IoT, letteralmente l’internet delle cose, che si sta già imponendo come un’evoluzione della rete. Indumenti sportivi che monitorano tempi, prestazioni e condizioni fisiche, accessori e App che tengono sotto controllo patologie e particolari condizioni di salute, vasetti delle medicine che avvisano se ci si dimentica di prendere i farmaci: tutti gli oggetti potrebbero acquisire un ruolo attivo grazie al collegamento in rete.

Con questo presupposto, il concetto di privacy viene messo in discussione. La profilazione e il controllo degli utenti seppur ancora limitati in alcuni ambiti, subiranno un netto cambiamento. Un controllo capillare come quello raccontato da Orwell forse è una proiezione ancora distopica, tuttavia come utenti stiamo percorrendo una via già tracciata. In futuro continueranno a esserci persone che sceglieranno di vivere al di fuori di una realtà iperconnessa, pur trattandosi comunque di una percentuale molto bassa. I dati delle persone rappresentano un business e interessi troppo grandi.